lunedì 24 novembre 2014

Into the woods

Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e in profondità,
succhiando tutto il midollo della vita.
Per sbaragliare tutto ciò che non era vita
e per non scoprire in punto di morte
che non ero vissuto


John Keating 
L'attimo fuggente



























martedì 30 settembre 2014

"L'abito non fa il monaco": sfatiamo il mito

Guardiamoci allo specchio e siamo sincere con noi stesse. 
Il nostro guardaroba molte volte non ci convince. 
Anzi.
 Non ci convince quasi mai. 
“Non ho nulla da mettermi” è statisticamente la frase 
che noi donne pronunciamo più spesso.
 Carrie Bradshaw è la seconda. Senza dubbio. 
Fin da piccole abbiamo imparato a indossare i tacchi della mamma. 
La pochette della mamma. I gioielli della mamma. A truccarci come lei. 
A vederci sempre come grandi donne. 
Fino al momento in cui è arrivata l’emancipazione. 
E la crescita in altezza. E forse, non solo! 
A un certo punto necessitiamo di vestiti creativi. Di vestiti alla moda. 
Di capi che possano esaltare il nostro essere. Che ci rappresentino.
 Che abbiano una personalità. 
Desideriamo un Tom Ford tanto quanto dieci anni prima desideravamo un lecca lecca. 
Una Birkin per un 10 in condotta.
Non è apparire. 
Non è mancanza di moralità. 
Non ha semplicemente un valore estetico. E’ tutt’altro. 
E’ creatività. 
E’ voglia di esprimersi.
 E’ unconventional. 
E’ radical. 
E’ musica. 
Arte. 
Design. 
Innovazione.
 E’ migliorare. 
E’ stupire. 
Impressionarsi. 
Immaginare.
E’ tutto ciò che non è normale. E’ tutto ciò che io adoro.
E’ tutto ciò che io vorrei riuscire a esprimere tramite una foto.
E’ tutto questo. 
E nient’altro.



Instagram: VALENTINA_GOBBI








domenica 27 luglio 2014

Zaino in spalla. Non necessitiamo di altro. Partiamo!

Essere un’attenta osservatrice e una persona estremamente curiosa ha fatto si che io riuscissi a vedere il mondo da un’altra prospettiva. 
Sempre. 
Ma quello che più mi contraddistingue è, forse, la voglia di avventura. Di cambiare sempre, ma infondo di rimanere sempre me stessa. 
Di migliorare. 
Di viaggiare. 
Di ritornare. 
Di credere che oltre la finestra di casa nostra, oltre al fuoco caldo del camino di casa, c’è qualcosa. Non necessariamente qualcosa di bello. Ma di diverso, sicuro. 
E devi saper vivere per affrontare una filosofia simile. Devi esser sempre pronta a saltare; e non sempre hai il paracadute fissato sulle spalle. 
Molte volte il paracadute sei tu. Tutto è nelle tue mani. Il tuo futuro. Le tue scelte. Chi deve essere con te e chi no. Dove andrai. Che cosa farai. 
E io quest’estate ho deciso di saltare. Di fare un triplo salto. Francy, Ale e Vale. Tre menti diverse che per un periodo unico nella nostra vita hanno deciso di cambiare. Di mettersi in gioco. 
Niente hotel di lusso. Connessione wi-fi nulla. Zaino in spalla. Treni persi o presi al volo. Disperse in mezzo al mare. Cetacei non visti e pesci minuscoli. Persone straniere. Persone giovani. Tutti insieme in un unico viaggio all’insegna dell’avventura. Niente su cui basarsi. Decidere il giorno prima dove andare. Cosa fare e cosa prendere. 
E forse è stato questo il bello. Anzi, sicuro. Vivere alla giornata. Prendere decisioni in tempo record. Gioire per la pioggia così come per il sole. 
Circondati sempre di persone che vogliono vivere. Credi al caso, al destino. Crederci e salta, salta sempre. In ogni caso, avrai lasciato un segno.

Genova-Bogliasco-Montecarlo-Boccadasse-Camogli-San Fruttuoso-Portofino




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